Nella sala di aspetto di un
oculista, per ammazzare il tempo, in attesa che fosse il mio turno per fare la
visita, ho iniziato a leggere una rivista, un settimanale dedicato al benessere
e alla bellezza. Le prime pagine, come di consueto, sono pubblicitarie:
prodotti di bellezza, fanghi contro la cellulite e detergenti per il corpo.
Continuo a sfogliare e, dopo il sommario, ci sono varie pagine con notizie
flash su salute e attualità, devo dire anche abbastanza interessanti.
Dopo averne letti vari, mi
rendo conto che non c’è un articolo fine a se stesso e che dia notizie e informazioni
e stop.
Sono tutte collegate a
qualche azienda o a qualche prodotto.
Esempio: articolo
che insegna a fare la maionese. A pié di pagina trovi indicato l’olio giusto
per fare la maionese, la marca e dove acquistarlo.
Articolo che parla dei
migliori solari per la pelle: ecco immediatamente la pubblicità di tre creme
solari con le rispettive caratteristiche e costi.
Articolo che parla di
trattamenti benessere per il corpo e la mente: pubblicità degli hotel dove
poterli effettuare.
Articolo che parla di un
massaggio in acqua: ecco dove è stato fatto, in questo stupendo resort in
Toscana.
Articolo che parla del
benessere dei piedi: e voilà, nella pagina successiva inserzione pubblicitaria
di cerotti contro calli e indurimenti.
Domande e risposte al
ginecologo: poteva mancare la pubblicità di un libro che illustra come
affrontare i problemi delle donne in ogni fase della loro vita?
Articolo che illustra come
liberarsi dalle zanzare: e come non consigliare le salviettine da portare con sé
e i vari prodotti antizanzare?
Finalmente leggo degli
articoli senza allusioni pubblicitarie, ma anche in questi c’è il nome dell’esperto
di turno (anche questa è pubblicità, non vi pare?).
Soprattutto, se il prodotto è
consigliato da un esperto del settore, la pubblicità risulta ancora più
veritiera.
Ora mi chiedo, anziché far
pagare 1 euro o 1,50 euro, non sarebbe più opportuno regalarlo, visto che
dietro ogni articolo si cela in maniera più o meno evidente un’inserzione
pubblicitaria?
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